lunedì 14 ottobre 2013

La Beffa di Buccari

Nel momento peggiore della prima guerra mondiale, dopo la disfatta di Caporetto, l'Italia aveva bisogno disperatamente di qualche notizia positiva per risollevare il morale delle truppe e del paese intero. Un attacco alle navi austriache a Buccari (oggi Bakar, in Croazia) era considerato praticamente impossibile perché il porto stesso si trovava molto all'interno dell'area controllata dalle forze nemiche.
MAS 96, Vittoriale, Gardone Riviera, Brescia
[Il Mas 96 comandato da Luigi Rizzo, foto da Wikipedia]
Fu progettato un attacco che prevedeva l'uso di tre MAS, motoscafi leggeri e veloci armati con siluri, ed il livornese Costanzo Ciano, capitano di fregata, fu scelto come comandante della missione. Il battello di punta era comandato dal tenente Luigi Rizzo, che aveva già affondato la corazzata austriaca “Wien” nel porto di Trieste e che in seguito riuscì a colare a picco anche la “Szent István” al largo di Premuda. Il poeta Gabriele D'Annunzio faceva parte dello stesso equipaggio come “marinaio” volontario.
Cippo commemorativo della Beffa di Buccari, isola della Giudecca, Venezia
I Mas furono rimorchiati fino all'entrata della baia da alcune torpediniere per risparmiare carburante prezioso e furono in grado di evadere tutte le misure difensive della Marina austriaca. Riuscirono a lanciare tutti i siluri, ma cinque finirono senza esplodere nelle reti protettive collocate intorno alle navi da guerra e l'ultimo esplose senza causare molti danni. Durante la fuga D'Annunzio lasciò in un galleggiante del vino ed un messaggio derisorio per il nemico. Come poeta e giornalista fece in modo di ingigantire l'importanza di questa missione audace ma innocua, che divenne nota come la Beffa di Buccari.
Chiesa del Santissimo Redentore, isola della Giudecca, Venezia
Il cippo di cui sopra si trova sul sagrato della chiesa del Santissimo Redentore sull'isola della Giudecca, a Venezia, da dove i motoscafi partirono per la loro missione. La quota livornese dell'impresa fu aumentata dal capitano di fregata Arturo Ciano, che comandava uno dei gruppi di supporto e dal fatto che tutti e tre i MAS utilizzati erano stati costruiti nel cantiere Orlando a Livorno.

Link esterni: Beffa di Buccari - Luigi Rizzo - Costanzo Ciano - Gabriele D'Annunzio - Il Redentore (Wikipedia)

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