[Ritratto di Madame de Staël come Corinna di Louise Élisabeth Vigée Le Brun]
“... allorché la domenica, che sopravvenne dopo il colloquio avuto con la mia matrigna, sentii la sera sotto le mie finestre dei canterini italiani, ch'erano venuti sul bastimento di Livorno e che Teresina, avea tratti là per cagionarmi una gradita sorpresa. Non posso esprimervi la emozione che provai; diluvio di pianto coprì il mio viso, tutte le mie rimembranze si rianimarono: non ci rammenta niente il passato quanto la musica; essa fa più che rammentarlo, comparisce, allor che lo evoca, simile alle ombre di coloro, che ci sono cari, rivestite di misterioso e malinconico velo. I musici cantarono quelle voluttuose parole di Monti, che compose nel suo esilio:
Bella Italia, amate sponde,Io era in una specie di ebrietà; io sentiva per l'Italia tutto ciò che l'amore fa provare, desìo, entusiasmo, dolore; non era più padrona di me medesima, tutta la mia anima era strascinata verso la mia patria: io aveva bisogno di vederla, di respirarla, di udirla; ciascun palpito del mio cuore era un richiamo al mio bel soggiorno, al mio bel paese.”
Pur vi torno a riveder.
Trema in petto e si confonde
L’alma oppressa dal piacer.
(Madame de Staël, Corinna, ossia L'Italia, 14.3)
Link esterni: Corinna o l'Italia - Madame de Staël - Vincenzo Monti (Wikipedia)
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