“Fin da giovane si citano stravaganti episodi relativi ai suoi eccessi nel gioco d'azzardo. Paganini aveva ereditato da suo padre l'amore per il gioco, ed era solito scommettere i compensi di un concerto prima che avesse luogo. La storia di come venne in possesso del suo famoso ‘Cannone’ Guarnieri del Gesù ne è un classico esempio. Alla vigilia di un concerto a Livorno, Paganini aveva perso il suo violino Amati al gioco. Un ricco mercante di nome Livron gli prestò uno strumento della sua collezione privata. Dopo il concerto, Livron si presentò a Paganini pregandolo di tenerlo come segno di stima, con una condizione: che il violino sarebbe stato suonato soltanto da Paganini stesso. L'artista mantenne la parola e lo usò per il resto della sua vita. Una volta gli fu offerta una somma enorme per lo strumento e fu tentato di accettare per saldare un debito di gioco ma, invece, puntò i suoi ultimi 30 franchi e vinse; non si sedette mai più ad un tavolo da gioco.”
(Tradotto da: The Great Violinists, di Margaret Campbell)
Link esterni: Niccolò Paganini - Il Cannone - Giuseppe Guarneri del Gesù (Wikipedia)
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