lunedì 4 novembre 2013

Le teste di Modì

Nel 1909 Amedeo Modigliani, a Livorno di ritorno da Parigi, stava mettendo alla prova le sue capacità di scultore lavorando su alcune teste di pietra. I suoi amici non erano entusiasti dei risultati e lo presero in giro: sembra che l'artista, furibondo, abbia gettato le sue opere nelle acque del vicino Fosso Reale.
Fosso Reale, Livorno
Nel 1984 Livorno si accingeva a commemorare il centesimo anniversario della nascita di Amedeo Modigliani, quando fu suggerito di dragare la parte del fosso in questione per vedere se le teste di cui sopra potevano essere recuperate ed eventualmente esibite in una mostra.
False teste di Modigliani, Livorno
[Foto di autore sconosciuto]
Dopo alcuni giorni di lavoro furono ripescate dal canale tre teste rozzamente scolpite e la storia fece il giro del mondo. Critici d'arte famosi riconobbero le sculture come autentiche e la nostra città gioì per un po' nella gloria del recupero di questi capolavori perduti.
False teste di Modigliani, Livorno
[Foto di autore sconosciuto]
Poi tre studenti ammisero di aver realizzato una delle teste con un Black & Decker, mentre un portuale rese pubblico un video che mostrava come lui stesso fosse l'autore delle altre due. Il mondo intero rise, i pisani si godettero una grande giornata, alcune teste vere rotolarono. Quelle false furono riposte in un magazzino.
In questi giorni alcune menti brillanti vogliono sprecare 45.000 Euro di denaro pubblico per allestire una mostra dei tre falsi con la storia dello scherzo. Evidentemente una stanza da qualche parte ed un semplice pannello esplicativo non sono sufficienti.

Link esterni: La ‘beffa’ del 1984 (TestediModigliani)
- Il tragicomico caso delle teste di Modì (La Nazione)
- Le teste di Modì in Fortezza Vecchia (Il Tirreno)

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