“Da Venezia ho ricevuto gli insegnamenti più preziosi della vita;
da Venezia sembra di uscirmene adesso come accresciuto dopo un lavoro..”
da Venezia sembra di uscirmene adesso come accresciuto dopo un lavoro..”
“Nella primavera del 1903 Modigliani si trasferì a Venezia e a maggio si iscrisse alla Scuola libera di nudo presso l'Accademia di Belle Arti. Poco tempo dopo era già inserito nel gruppo dei giovani artisti più promettenti. C'erano Umberto Boccioni, pittore e scultore futurista, Fabio Mauroner, scultore, pittore, appassionato di arti grafiche e critico d'arte, con cui Amedeo condivise lo studio nel quartiere di San Barnaba, e i pittori Mario Crepet, Cesare Mainella, Guido Marussig, Ardengo Soffici e Guido Cadorin. Che egli sia riuscito così in fretta ad introdursi nella cerchia artistica ed intellettuale di maggior spicco della Venezia di inizio secolo testimonia non soltanto la sua facilità a stabilire contatti, ma anche l'impegno con cui coltivava le persone che lo interessavano. Modigliani aveva imparato una regola fondamentale per un artista ai suoi primi passi: andare nei caffè giusti al momento giusto. A Venezia il caffè era il Florian, che non chiudeva mai. Non frequentava invece con altrettanta assiduità l'Accademia: alle lezioni preferiva i musei, dove poteva studiare a fondo i Bellini e i Carpaccio.”
(Meryle Secrest, Modigliani. L'uomo e il mito, 2012)
Link esterni: Donne e avventure - Gli anni di Modigliani (La Repubblica)
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