Questa è una decorazione sul muro di cinta di una vecchia fabbrica sul viale Carducci, i cui uffici sono ora un centro per anziani. Di questo edificio abbiamo già visto l'orologio in questo post.
Non vado matto per i quiz, ma questo non è difficile: si tratta di un monogramma con ancora le iniziali della vecchia fabbrica. Siete in grado di indovinare le lettere che lo compongono?
amatamari© ha indovinato, le lettere sono S-I-C-E per “Societa Italiana Cavi Elettrici”. Brava!
Sulla destra del castelletto d'ingresso di Villa Maria potete vedere questo palazzo molto decorato e dagli interessanti terrazzi.
È un palazzo in perfette condizioni che attira l'attenzione
Anche la porta d'ingresso ha qualcosa di speciale.
Questo castelletto è la maestosa entrata da via Calzabigi nel parco di Villa Maria. La villa e i suoi giardini sono stati donati alla città nel 1962 dagli eredi dell'ultimo proprietario, Giovanni Lazzara.
La villa stessa fronteggia un'altra strada, via Redi, e ospitava una biblioteca fino a pochi anni fa, quando parte dell'edificio è stato chiuso per motivi di sicurezza. C'è anche una vecchia torre dell'acqua che serviva per le quattro serre e i giardini.
Il resto dell'edificio non è ben conservato, se pensiamo che è all'interno di un parco. È ufficialmente in fase di restauro, ma ho foto dell'anno scorso che sono esattamente come queste.
I graffiti sono dappertuttutto, ho visto anche un paio di piccioni morti nel vialetto che porta all'ingresso della villa.
Questo casotto malamente chiuso con tavole è di fronte ai giochi, un posto che dovrebbe essere sicuro.
Il regolamento dettagliato (con addirittura due note) è di certo in linea con l'aspetto del resto del parco.
La mia prima passeggiata dopo le feste di Natale comincia con la facciata di un palazzo in via Oberdan, vista da via Sproni.
Una ghirlanda enigmatica in via dell'Olmo.
Stessa strada, un Babbo Natale impigliato fuori di una finestra...
...e un altro intrappolato in una casa, dietro le sbarre.
In via dell'Olmo potete trovare un arancio.
Hanno scritto “Buon Natale” solo per loro...
Gozzo e gozzetta di allenamento del rione Venezia. Bianco e rosso sono i colori del rione per le competizioni remiere durante l'anno.
Viale Caprera e la prima parte del canale riscavato alcuni anni fa, con la trivella per i “micropali” e la chiesa di San Ferdinando.
Oggi è Santo Stefano, e ci sembra una buona occasione per ringraziare tutti gli Stefano (almeno quattro) che ci hanno aiutato con accesso a posti, notizie, fatti e dati storici.
Ho visto molti tipi di presepio, ma questi sono differenti.
Questi presepi sono stati infatti costruiti dentro una damigiana, aperta appositamente.
Ieri, per un volta, non ero in ritardo per il lavoro, così mi sono fermato in piazza Grande per fare una foto all'albero di Natale davanti al Duomo, ancora acceso. Ma non c'era albero, solo le luci!
Un banco in via della Madonna con cinque gatti pittoreschi.
Cassette piene di sapone naturale, per ogni pelle e gusto.
Non lontano, un Babbo Natale da 65 Euro emerge da un camino...
Il palazzo della Banca Nazionale del Lavoro in via Cairoli ha un interessante gruppo di bassorilievi, costituito da tre pannelli su ogni lato dell'entrata principlale.
Ogni pannello mostra, in maniera simbolica, un settore differente dell'economia: la pesca, il commercio marittimo, l'agricoltura, il cinema, le costruzioni e l'industria meccanica.
Finanziare film (più di 5000 in circa settant'anni) dalla produzione alla distribuzione è sempre stato un interesse di questa banca, fino dagli ultimi anni del periodo fascista, quando l'importazione di pellicole americane era proibita.
Oggi la BNL fa parte del gruppo bancario francese BNP Paribas.
Il Palazzo Granducale, di fronte al Palazzo Comunale in piazza del Municipio, ospita gli uffici della Provincia di Livorno. Fu costruto nei primi anni del diciassettesimo secolo su progetto di Antonio Cantagallina per il Gran Duca Ferdinando I. Nel 1629 Giovan Battista Santi seguì l'allargamento dell'edificio e aggiunse il portico verso la Piazza d'Armi, ora piazza Grande. Il palazzo era utilizzato come residenza dei sovrani in visita.
Nel 1796, durante l'invasione Francese, Napoleone Bonaparte ebbe residenza in questo palazzo, trasformato prima in caserma e poi saccheggiato dei suoi arredi. Dal 1871 ha ospitato varie scuole, fino ad essere restaurato per divenire sede della Provincia nel 1931.
In questa vecchia cartolina lo si può notare sulla destra, affacciato su piazza Vittorio Emanuele, la piazza Grande di un secolo fa. Pesantemente danneggiato durante l'ultima guerra, fu demolito e ricostruito pochi metri più indietro, per lasciare una maggiore visibilità al Palazzo Comunale. La facciata e il portico sono simili a quelli del vecchio palazzo, ma il resto dell'edificio è moderno.
È in corso una completa ripulitura della facciata in travertino.
Questa è una passeggiata a tema natalizio: decorazioni, vetrine e banchi. La prima fermata è per questo terrazzo in via Calzabigi, una delle strade più eleganti di Livorno.
L'espressione di questo manichino in via Ricasoli è interessante.
Panchine in attesa fuori da una crêperie nella stessa strada.
Via Ricasoli vista da piazza Cavour, nel primo pomeriggio: di solito a quest'ora la strada è praticamente deserta.
Un presepio, ordinario ma pieno di colori, su un banco al mercato.
Un roseo Babbo Natale, occhi spalancati e in strana compagnia.
Stelle di Natale in offerta con consegna a domicilio.
Non fa ancora abbastanza freddo da non usare le barche, come possiamo vedere da queste foto della scorsa settimana.
Interessante notare l'abbigliamento, al rientro in porto.
Dopo un po' di tempo in mare, il pensiero va a qualcosa di caldo.
La parte più vecchia del porto, il Pamiglione, con la Fortezza Vecchia e il Mastio di Matilde sullo sfondo.
Una vista più ampia del Pamiglione.
Un soffio d'Argentina al “Caminito”.
Sapori di Cuba a “La Bodeguita”.
Tutto per i fumatori alla tabaccheria “Habano”.
