La scuola elementare Micheli, in piazza XI Maggio, è dedicata all'ingegnere militare Giuseppe Micheli. L'edificio originale fu inaugurato nell'estate del 1889, giusto in tempo per l'inizio delle lezioni.
L'edificio originale aveva due piani, che presto si rivelarono insufficienti per ospitare la crescente popolazione scolastica del tempo.
Nei primi anni Venti il problema fu risolto aggiungendo un altro piano all'edificio.
Bicicletta azzurra da donna contro un muro di pietre.
Il Leone di San Marco a Porta San Marco, a Livorno. Noi siamo a Venezia, quella vera, per qualche giorno.
Un angelo caduto su un segnale di pericolo piuttosto ammaccato, un'opera quasi perduta di Clet Abraham.
Il nostro amico Matteo dovrebbe essere preoccupato che l'Antico Cimitero degli Inglesi sia diventato un Cimitero Valdese. La vecchia chiesa Anglicana di San Giorgio sulla cartina è una chiesa Valdese (è attualmente di rito cattolico), mentre il vero tempio valdese è segnato semplicemente come chiesa.
Va anche peggio in via della Madonna, dove i nomi delle chiese sono tutti sbagliati. Da sinistra a destra dovremmo avere quella che era la chiesa armena di San Gregorio Illuminatore e la chiesa della Madonna. La chiesa della Santissima Annunziata, recentemente restaurata, è nella posizione giusta ma col nome sbagliato.
Guardando il mare dalla Rotonda: sulla sinistra la nava da carico “Sakala”, sulla destra l'sola di Gorgona, a 37 km dalla costa, ma sempre parte di Livorno.
Di solito vediamo le navi in porto, ma stavolta ve ne mostrerò un paio in rada, nel tratto di mare di fronte ad Antignano. La “Anne-Sofie”, 159 metri, è classificata come nave per carichi eccezionali. È stata varata nel 2008 e naviga sotto bandiera di Antingua.
La “Sakala”, 137 metri di lunghezza, è una nave per carichi pesanti. È stata costruita nel 2008 e naviga sotto bandiera inglese.
Domenica scorsa a mezzogiorno il termometro segnava 90° in piazza Cavour...
La maggior parte di noi non si ricorda di queste statue sulla facciata della Chiesa della Santissima Annunziata, in via della Madonna. La chiesa fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale e le statue danneggiate furono trasportate altrove per tenerle al sicuro.
La scorsa settimana, dopo una lunga operazione di pulizia della facciata durata alcuni mesi, due copie delle statue originali sono state collocate dove stavano una volta. Le sculture allegoriche rappresentano l'Innocenza e la Mansuetudine, ma non chiedetemi quale è l'una e quale è l'altra...
La bandiera attuale del Messico prese la sua forma caratteristica, anche se leggermente differente, come bandiera del Primo Impero messicano e fu disegnata nel 1821 dal futuro imperatore in persona: Agustín de Iturbide. Agustín I del Messico fu deposto nel 1823 e, come altri imperatori prima di lui, scelse un esilio in Toscana. Affittò una casa a Livorno, dove visse con la sua famiglia ed alcuni domestici, scrivendo le sue memorie.
La Spagna continuò ad esercitare pressioni sul Granducato di Toscana perché espellesse Iturbide, che alla fine fu costretto ad andare in Inghilterra, dove ebbe modo di pubblicare le sue memorie.
A Montenero è ricordato da una lapide, in spagnolo ed italiano, all'esterno del Santuario dove era solito pregare.
Un mucchio di biciclette su una rastrelliera in piazza XX Settembre.
Il superyacht da 93 metri “Mayan Queen IV” è stato costruito nel 2008 dalla Blohm + Voss GmbH di Amburgo, in Germania.
Questo è lo stesso cantiere che ha costruito “Eclipse”, il più grande yacht privato al mondo, e “Dubai”, secondo per solo mezzo metro.
Lo yacht è stato progettato da Tim Heywood, con interni di Terence Disdale, per il miliardario messicano Alberto Baillères.
Una balena blu sugli scali delle Ancore, dipinta sul muro del Mercato del Pesce. Il suo stile mi ricorda il Cavalluccio marino di Troia.
Praticamente chiunque ha ormai accettato che Livorno e Pisa saranno una singola provincia, ma non c'è ancora accordo su quale città sarà il capoluogo. I pisani sostengono che la loro città ha più storia ed è ben conosciuta nel mondo. La legge specifica chiaramente che in questo caso la città più popolosa, Livorno, dovrebbe essere il capoluogo.
Durante il Primo Impero francese, quando la Toscana fu annessa alla Francia, Livorno e Pisa facevano parte della stessa provincia, il Département de la Méditerranée (Dipartimento del Mediterraneo), la cui capitale era ovviamente Livorno.DÉPARTEMENT DE LA MÉDITERRANÉE. Ce département est l'un des trois que forme le grand Duché de Toscane. Il est borné au N. par la principauté de Lucques, à l'Orient par les départemens de l'Arno et de l'Ombrone, au S. par la principauté de Piombino, et à l'Occident par la mer Méditerranée. Sa superficie est de 491,000 hectares; sa population est de 318,725 individus; il est divisé en trois arrondissemens communaux. Ce département, qui fait partie de la quatrième série, et a trois députés à élire au Corps législatif, est compris dans la vingt-neuvième division militaire, la seizième cohorte de la légion-l'honneur, la vingt - neuvième conservation des forêts, les diocèses de Pise, de Livourne, Pescia, San Miniato, Volterra et Colle; la sénatorerie de ........... et ressortit à la Cour d'appel de Florence. PRÉFECTURE. Arrondissement de Livourne. M. Capelle, Préfet à Livourne. M. Tonduti-Lescarene, Secrétaire général. Conseil de Préfecture composé de quatre Membres : Messieurs, Mugnai, Palloni, Faleni, ......... . Chefs-lieux des Justices de paix, Castel-Fiorentino, Fauglia, Lari, Livourne (trois Justices de paix), Miniato (Saint), Palaja, Peccioli:, Pontedera, Rosignano. M. ..... , Maire, à Livourne. SOUS-PRÉFECTURES. Arrondissement de Pise. M. De Nobili, Sous-Préfet à Pise. Chefs-lieux des Justices de paix. Bains Saint Julien, Barga, Bientina, Borgo-Buggiano, Cascina, Castel Franco di Sotto, Furcecchio, Montecarlo, Montecatini, Pescia, Pietra (Sainte), Pise (deux Justices de paix), Seravezza, Vicopisano. Arrondissement de Volterra. M. Guidi, Sous-Préfet à Volterra. Chefs-lieux des Justices de paix. Campiglia, Colle, Gemignano (Saint), Montajone, Pomarance, Volterra. |
| (L'almanach impérial pour l'année 1810, Chapitre X: Organisation administrative) |
Giampaolo Cardosi è nato il 7 settembre 1943, alla vigilia dell'Armistizio, ma, come diceva spesso, non ha mai conosciuto un momento di pace.
“Cercasi ragazza per il fine settimana” è uno strano cartello, ma questo è un negozio e stanno ovviamente cercando una commessa.
Il traghetto “Corsica Marina Seconda” nel bacino galleggiante per manutenzione. (30 marzo)
Lo stesso traghetto in servizio regolare per la Corsica. (4 agosto)
Un dettaglio della bandiera messicana con lo Stemma del Messico. (Foto scattata durante la cerimonia delle Marine Estere il 27 aprile)
La rampa del parcheggio costruito dove una volta si trovava il Cinema Odeon.
Gli alberi sullo sfondo sono quelli dell'Antico Cimitero degli Inglesi.
Una cartolina del 1910 che celebra il varo dell'incrociatore greco “Georgios Averof” nei Cantieri Navali Orlando. C'era un tempo quando a Livorno venivano costruite navi da guerra di una classe chiamata “Pisa”, dotate di una straordinaria combinazione di motori italiani, caldaie francesi, artiglieria inglese e generatori tedeschi.
Già a quei tempi l'Italia aveva problemi di bilancio, così la terza ed ultima nave della classe fu venduta alla Marina ellenica. Non che la Grecia stesse molto meglio di noi, ma quelli erano tempi in cui i filantropi finanziavano anche navi da guerra, così l'incrociatore fu battezzato Georgios Averof, in onore del benefattore che aveva pagato buona parte del suo costo.
Dopo un primo problematico viaggio fino in Inghilterra per caricare munizioni, il “Georgios Averof” arrivò finalmente nella baia di Faliro, vicino Atene, nel settembre 1911. Divenne l'ammiraglia della marina greca e la nave più moderna e potente del Mediterraneo orientale.
L'incrociatore fu decommissionato nel 1952, ma nel 1984 la Marina decise di restaurarlo. Ora si trova ancorato nella baia di Faliro come museo galleggiante, con lo scopo di promuovere la storia e le tradizioni marittime greche.
