Livorno non è una città pulita: la maggior parte della gente avrà anche case immacolate, ma è capace di buttare qualsiasi cosa appena fuori dal portone.Questre tre foto sono state scattate a distanza di pochi giorni in strade che sono a pochi metri da Via Grande. Non c'era nessuno sciopero della nettezza urbana, solo qualche piuttosto ordinario eccesso di spazzatura nei cassonetti...L'ultima foto è stata scattata dal ponte dei Sospiri, l'accesso principale verso il centro dal Porto Mediceo.
I passeggeri delle navi da crociera, attraversando il ponte, avranno una vista perfetta di questo: forse lo troveranno in qualche modo pittoresco...
mercoledì 30 settembre 2009
martedì 29 settembre 2009
lunedì 28 settembre 2009
L'ultimo navicello
Ecco una vista dalla cima del Mastio di Matilde della Fortezza Vecchia. Di solito non vediamo questa parte del porto, dove avviene il carico e lo scarco delle navi, perché l'accesso è controllato.
Di fronte al terminal passeggeri della Moby Lines è visibile un massiccio battello nero su di un piedistallo: quello è un navicello.Il battello è stato recuperato alcuni anni fa in un fosso del quartiere Venezia, è stato restaurato e transformato in un monumento dedicato a tutti coloro che lavoravano alla costruzione dei navicelli, all'epoca un settore fiorente a Livorno.
Di fronte al terminal passeggeri della Moby Lines è visibile un massiccio battello nero su di un piedistallo: quello è un navicello.Il battello è stato recuperato alcuni anni fa in un fosso del quartiere Venezia, è stato restaurato e transformato in un monumento dedicato a tutti coloro che lavoravano alla costruzione dei navicelli, all'epoca un settore fiorente a Livorno.
domenica 27 settembre 2009
Il museo di Gino
[Foto di GiamBi]
Abbiamo già incontrato la “cantina”, normalmente un vecchio magazzino o officina affacciato direttamente sui fossi dove, in altri tempi, i vari artigiani lavoravano su battelli di ogni tipo. La maggior parte di questi locali, ora proprietà del demanio, vengono date in concessione a gruppi o circoli, di solito con finalità di tipo nautico.Una delle cantine più interessanti in città è stata visitata dal mio amico Giampaolo, che ha scattato queste foto per noi.Questa cantina è una specie di museo creato e curato dal signor Gino che, nel corso degli anni, ha raccolto e recuperato ogni tipo di oggetti che avessero qualche attinenza con il Palio, il mare e Livorno.Gli oggetti sono esposti ordinatamente su piani e pareti intorno a un lungo tavolo che viene usato per le cene sociali.Possiamo vedere vecchi attrezzi da maestro d'ascia, manifesti, bauli da marina, remi, boe e, se osservate con attenzione, alcune mensole di fiaschi impaglaiti.sabato 26 settembre 2009
Ape da combattimento
Non sono sicuro che sia una buona idea pubblicare questo. Ecco la versione di prova, ancora senza contrassegni, dell'Ape da combattimento, praticamente un lanciamissili semovente a tre ruote, di basso costo.È astutamente dissimulato come veicolo per pescatori, ma la sagoma aggressiva e il verde militare chiaramente raccontano un'altra storia.
venerdì 25 settembre 2009
Arrivederci Vespucci
L'Amerigo Vespucci ha lasciato Livorno ieri pomeriggio, la vedremo di nuovo l'anno prossimo per un'altra campagna addestrativa.Ho scattato queste foto dall'ingresso del porto, con la nave in movimento, scortata da due rimorchiatori a dal battello dei piloti.Il nostro autunno sembra un'estate prolungata, un'altra smentita della superstizione che la “Vespucci” porti cattivo tempo.Nei prossimi giorni pubblicherò ancora alcune immagini della nostra visita a bordo, ho scattato così tante foto che è difficile scegliere.
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Link esterni: Amerigo Vespucci (Wikipedia)
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giovedì 24 settembre 2009
Dogana d'acqua
Intorno al 1830 le nuove mura Leopoldine circondavano Livorno e una porta fu costruita dove il “Canale dei Navicelli” raggiungeva il perimetro. Era un edificio chiamato Dogana d'acqua ed esiste ancora, anche se pesantemente danneggiato durannte l'ultima guerra. Lo scopo principale di queste mura non era la difesa, ma la riscossione di una tassa, chiamata dazio, sulla merce che entrava in città.
La parte interna delle rovine della Dogana d'acqua
L'interno della Dogana d'acqua in una stampa d'epoca
La Dogana d'acqua vista da dentro le mura
L'edificio della Dogana d'acqua in una stampa d'epoca
mercoledì 23 settembre 2009
Canale dei Navicelli
Nella seconda metà del XVI secolo Cosimo I de' Medici ordinò la costruzione di un canale interno che collegasse Pisa con il porto di Livorno. Quest'opera fu chiamata Canale dei Navicelli ed esiste tuttora. I navicelli erano tipiche imbarcazioni a vela usate sulle vie d'acqua interne in Toscana, che poi divennero chiatte trainate da animali da tiro che si muovevano lungo la sponda del canale.Il canale arrivava nel porto di Livorno, mentre un ramo raggiungeva il quartiere Venezia attraverso un piccolo ponte, chiamato appunto Pontino. Oltre il ponte possiamo vedere la mole e gli alberi della Fortezza Nuova.Il tratto finale del canale, interrato nei primi anni del secolo scorso, sta per essere scavato di nuovo come riferito in un post precedente. Lungo la parte del canale fuori città si trovano alcuni cantieri navali. La base americana di Camp Darby ha un accesso diretto al porto di Livorno attraverso il Canale dei Navicelli.
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Vedi anche: Uno scavo inutile - Viale Caprera - Micropali - Venezia Nuova - Un nuovo canale - Crollo - Lo scavo - Costruendo il canale - Fosso di Venezia - La vecchia cantina - Lungo il nuovo canale - In costruzione - La bomba - La bomba sepolta - Il muro - Modulblock
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martedì 22 settembre 2009
Astoria
La Residenza Astoria è un condominio abbastanza nuovo costruito non lontano da via Ricasoli, nel centro di Livorno. Non mi ricordo davvero l'origine del nome, il posto è sempre stato chiamato così.Nulla di particolare su questo edificio a parte la location: è stato costruito in uno spazio ampio all'interno di un isolato cittadino, con unico accesso attraverso una stradina privata.Fronteggia il piccolo Parco Centro Città. Un nostro amico sarà contento di vedere che questo complesso ha una palma di fronte (e molte altre nel parco vicino).Fichi d'India ed agavi completano l'atmosfera mediterranea di questo edificio. Questo una volta era l'albergo “Astoria”, costruito negli anni Cinquanta e chiuso definitivamente nei primi anni Ottanta. Fu trasformato in appartamenti alcuni anni fa.
Vedi anche: Parco Centro Città
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giovedì 17 settembre 2009
Bassa e buia
Abbiamo già visto qualche nome di strada, ma “Via delle Travi” è più interessante per la targa di marmo perfettamente intarsiata nell'edificio restaurato.Nessun restauro invece in “Via Bassa”, dove la targa d'epoca è incorniciata solo da cavi.“Via Buia” è una delle mie favorite anche perché non è affatto buia e la vecchia targa risalta molto bene con il colore dell'edificio.
Vedi anche: Via delle Acciughe - Strade strette, nomi lunghi
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lunedì 14 settembre 2009
Fortezza con un segreto
Le fortezze hanno segreti e la Fortezza Nuova non fa eccezione. Sorvegliati da centinaia di gatti, qui sono conservati al sicuro in un sotterraneo i quasi sacri gozzi per il Palio Marinaro.Ogni rione ha il suo battello per gli allenamenti durante l'anno, di solito tenuto presso la cantina che si affaccia sui fossi. Ma, per il Palio e per le altre competizioni remiere più importanti, gli equipaggi devono usare i gozzi originali conservati qui.Non ho mai visto prima d'ora questa galleria curva che porta verso l'acqua, con i suoi battelli accatastati ed i remi disposti ordinatamente, ma penso veramente che questo posto andrebbe sistemato e dovrebbe essere aperto al pubblico.
Vedi anche: Fortezza Nuova - Dentro la Fortezza - Dalla Fortezza - Fortezza dal cielo - Finalmente la Fortezza!
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domenica 13 settembre 2009
All'interno di San Ferdinando
Una delle poche cose che mi piacciono di Effetto Venezia è che si possono visitare le chiese che di solito sono chiuse fuori dell'orario per la messa. Di notte non passa molta luce all'interno quindi, con solo lampade e candele, le foto sono piuttosto scure.All'intern odella chiesa di San Ferdinando” l'opera più interessante è una statua, collocata dietro l'altare principale, intitolata “Gli schiavi liberati” dello scultore Giovanni Baratta.La statua rappresenta un angelo nell'atto di liberare due schiavi e simbolizza l'opera dei frati trinitari, la cui denominazione completa era: Ordine della Santissima Trinità per il riscatto dei prigionieri.
Vedi anche: San Ferdinando
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sabato 12 settembre 2009
Dalla Fortezza
Nel mezzo alla zona più vecchia di Livorno, la Fortezza Nuova è un punto di osservazione perfetto per una vista panoramica dei dintorni. Dal bastione sopra l'entrata principale possiamo vedere la cupola poligonale di Santa Caterina. L'edificio rosa al centro è un'altra parte del Tribunale che abbiamo visto un paio di giorni fa, mentre dietro una delle finestre dell'edificio giallo sulla sinistra si trova l'ufficio del nostro benefattore, il mio amico Stefano.Dalla fortezza la vista sul ponte sovradimensionato chiamato piazza della Repubblica”, con i suoi Granduchi che parlano a distanza, è praticamente perfetta.Possiamo vedere Porta San Marco e l'intera via Solferino. Nel 1849 questa porta era il bersaglio del vecchio cannone visto ieri.San Marco-Pontino è un rione che prende il nome dalla vecchia porta di cui sopra e da questo ponte piuttosto insignificante, giustamente chiamato Pontino.
Un altro ponte ed alcuni edifici interessanti: il secondo sulla destra è Palazzo Stub, già visto un po' di tempo fa.
Vedi anche: Fortezza Nuova - Dentro la Fortezza - Fortezza con un segreto - Fortezza dal cielo - Finalmente la Fortezza!
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Un altro ponte ed alcuni edifici interessanti: il secondo sulla destra è Palazzo Stub, già visto un po' di tempo fa.
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venerdì 11 settembre 2009
Dentro la Fortezza
Il mio amico Stefano ha fatto un altro dei sui trucchi che ci consentirà di vedere la Fortezza Nuova dall'interno. La fortezza è chiusa al pubblico dal gennaio scorso, ma le ragioni dietro questa decisione sono più compèlicate di quanto sembrasse allora.La fortezza ha una popolazione felina attiva ed in salute, che prospera chiaramente nell'assenza di umani. I gatti sono nutriti giornalmente da volontari ed il loro numero sembra superare il centinaio di esemplari.L'interno della fortezza è disposto su diversi livelli, seguendo gli antichi bastioni con terrapieni ed avvallamenti. L'erba edi prati risentono dell'assenza di piogga degli ultimi due mesi.Un vecchio cannone sul bastione di nordest è puntato verso Porta San Marco come ricordo della difesa popolare contro le truppe austriache nel maggio 1849.Lo scheletro di un grande tepee è visibile presso un area giochi sul lato verso Piazza della Repubblica. Di solito era coperto per offrire un po' d'ombra ai genitori dei bambini.
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