Giovedì scorso, ora di pranzo.
giovedì 31 marzo 2011
mercoledì 30 marzo 2011
martedì 29 marzo 2011
Pietra, bronzo e ferro
La statua di Vittorio Emanuele II, di Augusto Rivalta.Una griglia piuttosto elaborata per una finestra a lunetta.Ritratto di un mostro marino, parte delle fontane di Pietro Tacca.La terrazza sopra la loggia del Palazzo San Sebastiano.Il monogramma di quello che era una volta il “Banco di Napoli”, sulla grata di una finestra in via Cairoli.
Altre passeggiate
Altre passeggiate
lunedì 28 marzo 2011
Urania, Chimera e Sirio
Ogni anno, in questo periodo, un gruppo di tre navi della Marina Militare è solito visitare il porto di Livorno come tappa di una crociera addestrativa per giovani ufficiali.
Ecco le corvette “Urania” (F 552) e “Chimera” (F 556).Questa classe di unità è stata progettata negli anni '80 e '90 per pattugliare le acque costiere, sorvegliare le aree di pesca ed anche per l'addestramento delle forze speciali della Marina.Il più recente “Sirio” (P 409) è un pattugliatore d'altura, nel senso che il suo raggio di azione si estende oltre le acque costiere. Abbiamo già visto una nave di questa classe, la “Orione” (P 410), l'anno scorso nella stessa occasione.
Vedi anche: Una Sfinge e tante stelle
Urania - Chimera - Sirio (Marina Militare)
Ecco le corvette “Urania” (F 552) e “Chimera” (F 556).Questa classe di unità è stata progettata negli anni '80 e '90 per pattugliare le acque costiere, sorvegliare le aree di pesca ed anche per l'addestramento delle forze speciali della Marina.Il più recente “Sirio” (P 409) è un pattugliatore d'altura, nel senso che il suo raggio di azione si estende oltre le acque costiere. Abbiamo già visto una nave di questa classe, la “Orione” (P 410), l'anno scorso nella stessa occasione.
Vedi anche: Una Sfinge e tante stelle
Urania - Chimera - Sirio (Marina Militare)
domenica 27 marzo 2011
In Toscana
Come a molti autori che scrivevano di viaggi in Italia verso la fine del XIX secolo, anche a Montgomery Carmichael piace rompere con la tradizione del Grand Tour, guidando il lettore lontano dal solito percorso con il suo libro Tuscan Towns, Tuscan Types and the Tuscan Tongue (Città toscane, tipi toscani e la lingua toscana), pubblicato a Londra nel 1901.
L'ufficiale consolare britannico, più un residente da lunga data che un viaggiatore, è capace, nella prima parte del libro, di offrirci una collezione quasi antropologica di tipi toscani del periodo.Dopo una curiosa parte centrale dedicata alle difficoltà del dialetto toscano, il nostro autore sceglie cinque luoghi per esplorare le abitudini e i modi di vivere delle nostre citta: Livorno, Lucca, Pisa, Volterra e l'isola d'Elba con Portoferraio.Uno degli aspetti interessanti del capitolo su Livorno è una serie di fotografie, scattate all'epoca da un certo dottor Pietro Rossini, che ritraggono scene tipiche in luoghi della nostra città ancora oggi facilmente riconoscibili.
Carmichael completò “In Tuscany” il 31 dicembre del 1900, nella città che lui era solito chiamare Livorno la Cara.
Didascalie originali delle foto:
Un mercante levantino - La maestà della legge
Acqua dalle fonti pubbliche - Due poliziotti (Uniforme nuova)
Cosa ritarda le lettere - Corallaie
Vedi anche: Livorno “la Cara”
L'ufficiale consolare britannico, più un residente da lunga data che un viaggiatore, è capace, nella prima parte del libro, di offrirci una collezione quasi antropologica di tipi toscani del periodo.Dopo una curiosa parte centrale dedicata alle difficoltà del dialetto toscano, il nostro autore sceglie cinque luoghi per esplorare le abitudini e i modi di vivere delle nostre citta: Livorno, Lucca, Pisa, Volterra e l'isola d'Elba con Portoferraio.Uno degli aspetti interessanti del capitolo su Livorno è una serie di fotografie, scattate all'epoca da un certo dottor Pietro Rossini, che ritraggono scene tipiche in luoghi della nostra città ancora oggi facilmente riconoscibili.
Carmichael completò “In Tuscany” il 31 dicembre del 1900, nella città che lui era solito chiamare Livorno la Cara.
Didascalie originali delle foto:
Un mercante levantino - La maestà della legge
Acqua dalle fonti pubbliche - Due poliziotti (Uniforme nuova)
Cosa ritarda le lettere - Corallaie
Vedi anche: Livorno “la Cara”
sabato 26 marzo 2011
Due tricolori
Il guardacoste francese P675 “Arago” al molo Capitaneria. Sulla nave sventolano due tricolori: quello nazionale francese a poppa e quello italiano, come bandiera di cortesia, sull'albero.
La regola che nessuna bandiera sia issata più in alto di quella nazionale non vige su di una nave: la bandiera esposta a poppa è sempre in posizione superiore a qualsiasi altra a bordo, anche se esposta più in alto. (Flag etiquette, Wikipedia in inglese)
La regola che nessuna bandiera sia issata più in alto di quella nazionale non vige su di una nave: la bandiera esposta a poppa è sempre in posizione superiore a qualsiasi altra a bordo, anche se esposta più in alto. (Flag etiquette, Wikipedia in inglese)
venerdì 25 marzo 2011
Barriere sgradite
Questo paletto piegato fa parte di una fila che dovrebbe separare le corsie in piazza Cavour.Una curva stretta dopo un lungo rettilineo è sempre pericolosa e questi paletti ne sanno qualcosa.Questa barriera in piazza Attias è stata deliberatamente divelta per avere accesso a zone dove non sarebbe consentito parcheggiare. Sia i paletti che la barriera sono in questo stato da mesi, ma pare che questo non interessi a nessuno.
Vedi anche: Angolo orribile - Palazzo Modigliani - Attias
Vedi anche: Angolo orribile - Palazzo Modigliani - Attias
giovedì 24 marzo 2011
Luce verde
La luce verde all'entrata del Porto Mediceo, da dove si possono vedere e fotografare tutte le navi che entrano ed escono dal porto.
Vedi anche: Norwegian Jade - Di vedetta - Voyager of the Seas - Elqui - Pilotina Due - Girando le navi - Arrivederci Vespucci
Vedi anche: Norwegian Jade - Di vedetta - Voyager of the Seas - Elqui - Pilotina Due - Girando le navi - Arrivederci Vespucci
mercoledì 23 marzo 2011
Bandiere alla rovescia
Solo recentemente i livornesi hanno dimostrato un certo interesse per la bandiera italiana, esposta finora soltanto per le partite della nazionale di calcio. Alcuni di loro hanno così poca familiarità con l'oggetto che spesso la appendono alla rovescia.Il proprietario del banco ha colto nel segno ben due volte, ma non possiamo dire lo stesso di chi ha appeso la bandiera alla finestra.
Vedi anche: Centocinqant'anni - Notte Tricolore
Vedi anche: Centocinqant'anni - Notte Tricolore
martedì 22 marzo 2011
Quasi primavera
Due leoni di guardia ad un portone accostato in via Ricasoli.Stessa strada, una catena di conigli in una vetrina.Il simbolo dell'Agnus Dei (Agnello di Dio) su un palazzo in piazza Attias. Dona nobis pacem significa dona a noi la pace.L'erba è piena di margherite in piazza della Vittoria; sullo sfondo la chiesa di Santa Maria del Soccorso.Un vaso da muro in via Borsi con piante non troppo in salute.
Altre passeggiate
Altre passeggiate
lunedì 21 marzo 2011
Cuori
domenica 20 marzo 2011
Federico Caprilli
Federico Caprilli nacque a Livorno nel 1868. È considerato come l'ideatore del sistema naturale di equitazione. Quando entrò nel Corpo della Cavalleria italiana come cadetto, i cavalli venivano ancora condotti sugli ostacoli in maniera molto controllata.
Ai cavalleggeri veniva insegnato a tirare le redini ed a piegarsi all'indietro durante il salto per assicurarsi che le zampre posteriori del cavallo toccassero terra per prime, cercando di ridurre al minimo l'impatto sulle zampe anteriori, considerate più fragili. Caprilli aveva osservato a lungo i cavalli saltare liberamente ed aveva notato che atterravano sempre naturalmente sulle zampe anteriori.Le nuove idee non furono accettate bene ed a seguito di questo il giovane tenente fu rimosso dal suo incarico di istruttore di unità di cavalleria e traferito in Italia meridionale come punizione.
Solo diversi anni dopo le nuove teorie furono considerate valide e Caprilli ritornò alle scuole di cavalleria del nord Italia dove, dopo appena un anno di corsi, i risultati furono entusiasmanti: i cavalli si dimostravano così docili che i loro cavalieri erano in grado di completare un intero corso senza redini.A seguito di questa situazione Caprilli fu nominato Istruttore Capo di Equitazione della Cavalleria italiana. Soldati da tutte le parti del mondo arrivarono ai suoi corsi per imparare il nuovo sistema di allenamento, basato perlopiù sulla non interferenza del cavaliere.Il nostro ippodromo, inaugurato nel 1894, fu ribattezzato in suo onore “Ippodromo Federico Caprilli” nel 1937.
Caprilli morì a Pinerolo nel 1907 quando il suo cavallo scivolò su delle pietre ghiacciate e cadde. Sulla sua tomba, questo semplice epitaffio:
Ai cavalleggeri veniva insegnato a tirare le redini ed a piegarsi all'indietro durante il salto per assicurarsi che le zampre posteriori del cavallo toccassero terra per prime, cercando di ridurre al minimo l'impatto sulle zampe anteriori, considerate più fragili. Caprilli aveva osservato a lungo i cavalli saltare liberamente ed aveva notato che atterravano sempre naturalmente sulle zampe anteriori.Le nuove idee non furono accettate bene ed a seguito di questo il giovane tenente fu rimosso dal suo incarico di istruttore di unità di cavalleria e traferito in Italia meridionale come punizione.
Solo diversi anni dopo le nuove teorie furono considerate valide e Caprilli ritornò alle scuole di cavalleria del nord Italia dove, dopo appena un anno di corsi, i risultati furono entusiasmanti: i cavalli si dimostravano così docili che i loro cavalieri erano in grado di completare un intero corso senza redini.A seguito di questa situazione Caprilli fu nominato Istruttore Capo di Equitazione della Cavalleria italiana. Soldati da tutte le parti del mondo arrivarono ai suoi corsi per imparare il nuovo sistema di allenamento, basato perlopiù sulla non interferenza del cavaliere.Il nostro ippodromo, inaugurato nel 1894, fu ribattezzato in suo onore “Ippodromo Federico Caprilli” nel 1937.
Caprilli morì a Pinerolo nel 1907 quando il suo cavallo scivolò su delle pietre ghiacciate e cadde. Sulla sua tomba, questo semplice epitaffio:
FRIDERICUS CAPRILLI
MAGISTER EQUITUM
1868 - 1907
(Federico Caprilli
Maestro di Cavalieri
1868 - 1907)
MAGISTER EQUITUM
1868 - 1907
(Federico Caprilli
Maestro di Cavalieri
1868 - 1907)
sabato 19 marzo 2011
venerdì 18 marzo 2011
Notte Tricolore
La maggior parte di voi probabilmente saprà già quanto poco mi piacciano eventi come le cosiddette Notte Bianca e Notte Blu. Una Notte Tricolore era inevitabile, di conseguenza una costellazione di eventi minori è stata organizzata, o meglio disorganizzata, in varie parti del centro di Livorno.Bande sgangherate che avrebbero duvuto suonare un'improbabile musica risorgimentale, cavalieri vestiti in ancora più improbabili costumi garibaldini e la maestria tecnica senza precedenti di aver illuminato il Mercato Centrale con tre riflettori colorati, sono solo alcune perle di questa assolutamente non memorabile notte.
Vedi anche: Notte Bianca - Passeggiata blu - Mercato Centrale
Vedi anche: Notte Bianca - Passeggiata blu - Mercato Centrale
giovedì 17 marzo 2011
Centocinqant'anni
Oggi è il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il 17 marzo 1861.
Non sono sicuro che ci sia molto da festeggiare qui (o altrove), ma la città è piena di tricolori.
La nostra festa nazionale è il 2 giugno, la data della proclamazione della Repubblica nel 1946. Il 17 marzo 1861 il primo parlamento italiano a Torino proclamò Vittorio Emanuele II re d'Italia.
Così l'Italia è nata... nel Giorno di San Patrizio!
Non sono sicuro che ci sia molto da festeggiare qui (o altrove), ma la città è piena di tricolori.
La nostra festa nazionale è il 2 giugno, la data della proclamazione della Repubblica nel 1946. Il 17 marzo 1861 il primo parlamento italiano a Torino proclamò Vittorio Emanuele II re d'Italia.
Così l'Italia è nata... nel Giorno di San Patrizio!
mercoledì 16 marzo 2011
De Larderel
Granchi e conchiglie sul portone principale di Palazzo de Larderel, attualmente la sede del Tribunale Civile di Livorno.Sullo stesso portone, lo stemma della famiglia de Larderel.La maniglia più sobria di una porta di servizio dello stesso palazzo.
Vedi anche: Palazzo de Larderel
Vedi anche: Palazzo de Larderel
martedì 15 marzo 2011
Pioggia di metà marzo
Una Madonnina fra via dell'Angiolo e via della Posta.Carrelli “personali” incatenati a un palo in piazza Guerrazzi.Un distributore automatico di cartine in corso Amedeo.Cartello sul tetto di una caserma in viale Marconi.Biciclette parcheggiate fantasiosamente in piazza Attias.
Altre passeggiate
Altre passeggiate
lunedì 14 marzo 2011
Uno, due, tre
domenica 13 marzo 2011
Maria de' Medici
“L'imbarco di Maria de' Medici a Livorno” (modello)
Olio su tela di Domenico Cresti, detto il Passignano (1559-1638)
Francia, collezione privata
Olio su tela di Domenico Cresti, detto il Passignano (1559-1638)
Francia, collezione privata
Maria de' Medici (26 aprile 1575 – 3 luglio 1642) fu regina consorte di Francia e Navarra come seconda moglie di Enrico IV di Francia dal 1600 al 1610. All'età di venticinque anni sposò Enrico IV re di Francia e Navarra, da cui Maria ebbe sei figli dei quali cinque sopravvissero. Il 15 maggio 1610, dopo l'assassinio del marito, fu nominata reggente per conto di suo figlio, il futuro Luigi XIII ancora bambino. (Wikipedia)Il 17 ottobre 1600 Maria de' Medici si imbarcò per Marsiglia sulla galea ammiraglia francese “La Réale”, che salpò da questo molo della Fortezza Vecchia.
Vedi anche: Molo del Soccorso
Iscriviti a:
Post (Atom)