Gozzi e gozzette

Ecco i “gozzi”, le barche a dieci vogatori utilizzate in tutte le gare remiere che portano al “Palio Marinaro”. Solo otto dei sedici quartieri di Livorno hanno diritto a queste barche, gli altri otto si devono accontentare della versione a quattro, chiamata “gozzetta”. Dopo il “Palio”, il vincitore delle “gozzette” scambia il posto con l'ultimo dei “gozzi” e viceversa.All'interno della Darsena Nuova, il pomeriggio prima della “Coppa Risiatori”, possiamo vedere le barche dei quartieri “Stazione”, “Ovo Sodo”, “San Jacopo” e “Venezia”. Sullo sfondo le “gozzette” di “Sorgenti” e “Ardenza” e lo yacht “I Dynasty”.
“San Marco-Pontino”, il quartiere intorno a “Porta San Marco”, ha vinto la “Risiatori” nel 2006 e nel 2007.Non abbiamo ancora visitato “Salviano”, un quartiere alla priferia est di Livorno, vincitore della “Risiatori” nel 2008.La barca del “Fabbricotti” è stata danneggiata accidentalmente prima della gara, così hanno dovuto usare il “gozzo” di “Antignano”, che non era in competizione a per problemi di saluti di alcuni dei suoi vogatori.Il vincitore della “Risiatori” nel 2009 è stato il “Venezia”, che ha vinto anche la “Coppa Barontini”, una gara a cronometro che si è tenuta la sera di sabato scorso nel “Fosso Reale”.

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Inglese

I Livornesi amano l'inglese, anche se il loro amore a volte non è corrisposto...

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Barriera Garibaldi

Costruita nel 1837, la “Barriera Fiorentina” è stato il primo passaggio aperto nelle Mura Leopoldine. In realtà era una barriera e non una porta perché, collocata sulla strada principale, era aperta anche di notte.Sul lato verso la citt, in un'isola pedonale, si erge un obelisco dedicato Leopoldo II di Toscana. Viene comunemente chiamato “la guglia”.All'esterno, due pedimenti decorati ornano gli edifici ai lati della porta. La “Barriera Fiorentina” divenne “Barriera Garibaldi” nel 1889, ma il quartiere circostante è ancora chiamato “Fiorentina”.Questo è il posto dove di solito si svolge la Fiera di Sant'Antonino.

Vedi anche: Mura Leopoldine - Fiera di Sant'Antonino
Link esterni: Leopoldo II di Toscana (Wikipedia)

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Nave senza fine

Il rimorchiatore “Pierluigi Neri” sta lentamente trainando la “Maersk Douglas” (294 metri) fuori dal porto di Livorno. La nave è stata costruita secondo i limiti dello standard Panamax: la massima lunghezza ammessa nelle chiuse del canale di Panama è di 294.1 metri.
La stessa portacontainer alcuni momenti dopo, mentre passa dietro al “castello” dei piloti del porto.

Vedi anche: Piloti
Link esterni: Panamax (Wikipedia)
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Parterre

Il Parterre come giardino pubblico fu progettato dall'architetto Pasquale Poccianti e realizzato fra il 1830 ed il 1854 vicino al “Cisternone”.Il piccolo parco divenne un giardino zoologico quasi per caso, nonostante la mancanza di strutture adatte, quando una coppia di cinghiali selvatici furono mandati a Livorno come dono dal sindaco di Sassari. Durante la seconda guerra mondiale la maggior parte degli animali furono trasferiti nello zoo di Salsomaggiore e la struttura fu in seguito requisita dal comando Alleato.Negli anni Cinquanta il Parterre fu aperto di nuovo come parco pubblico e nelle gabbie ritornarono alcuni animali. Negli anni Novanta lo zoo fu chiuso gradualmente ed un'area della vicina ex-fabbrica Pirelli fu inclusa nel parco.Da tempo le gabbie sono vuote o ospitano palme per decorazione e non per protezione, come falsamente descritto nel mio post del primo aprile: Gabbie e palme.All'entrata del parco si trova un pilastro che faceva parte di una fontana disegnata nel 1838 dallo stesso Poccianti, collocata a suo tempo all'incrocio di via Garibaldi con via Galilei. La figura femminile in cima alla colonna rappresenta Igea, la dea greca della salute.

Vedi anche: Parterre - La coppa di Igea - Ancora Igea - Il cancello del Parterre
Link esterni: Igea (Wikipedia)

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Fiera di Sant'Antonino

Quella di Sant'Antonino è la fiera più popolare di Livorno. Si svolge ogni anno il 12 e il 13 giugno, dalla mattina a mezzanotte, in una zona chiamata “Fiorentina”, dal nome della porta da dove iniziava l'antica strada per Firenze.Sono presenti circa duecento banchi che vendono merci varie, cibo e dolci.Abbiamo già visto i brigidini nel nostro post “Primavera a Colline”, e probabilmente la maggior parte di voi conoscerà già il “torrone”, in origine una specialità di Cremona, in Lombardia. È visibile un altro rinfresco popolarissimo d'estate: il cocco fresco.Il “marzapane” è un dolce tipico siciliano che ha trovato una seconda patria in Toscana. It's always shaped and painted to resemble miniature real fruit.
Avete già visto abbastanza di Livorno ed è tempo di incontrare qualche livornesi, com questa folla che attraversa la fiera. È il tardo pomeriggio e non ci sono molti giovani in giro.

Link esterni: Brigidino di Lamporecchio - Torrone - Marzapane (Wikipedia)

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All'interno di Santa Caterina

Probabilmente vi ricorderete dell'esterno della chiesa di Santa Caterina, certamente non una delle facciate più belle che avrete visto.Qualche giorno fa sono riuscito ad entrare ed a scattare velocemente alcune foto. Non c'era molta luce e dovevo premere la macchina fotografica contro panche e colonne in cerca di qualche stabilità.I risultati non sono tecnicamente perfetti, ma spero che vi faranno apprezzare quanto è bello e ricco l'interno di questa chiesa.Cercherò di ripetere la mia intrusione ma, come ho già scritto, non è facile accedere alle chiese fuori dall'orario delle funzioni.
Vedi anche: Santa Caterina

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Livorno Centrale

Con quella di Ardenza ormai chiusa, Livorno ha ancora quattro stazioni ferroviarie attive: Centrale, Calambrone, Antignano e Quercianella. Calambrone non ha traffico passengeri e solo i treni locali fermano ad Antignano ed a Quercianella, quindi in pratica resta soltanto Livorno Centrale.La nuova stazione fu inaugurata nel 1910 per collocare Livorno sulla linea Genova-Roma, in sostituzione della vecchia stazione di “San Marco”. L'edificio principale si affaccia su piazza Dante ed i suoi giardini pubblici, da dove il viale Carducci e poi via Grande proseguono in linea retta fino al Porto Mediceo.La stazione è stata restaurata di recente ed è anche il capolinea di diverse linee di autobus cittadini. Da qui è possibile arrivare in treno a Pisa in quindici minuti, a Firenze in un'ora e venti ed a Roma in tre ore (due con l'Eurostar).

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San Marco

Sappiamo già che Livorno ha già una sua Venezia, quindi cosa c'è di strano se San Marco ha il suo leone alato? Si tratta dell'altro quartiere realizzato con l'urbanizzazione di parte della Fortezza Nuova durante i primi decenni del XVII secolo. Porta San Marco è una delle poche rimaste dopo la demolizione della maggior parte delle Mura Leopoldine.La prima stazione ferroviaria di Livorno fu costruita qui nel 1840: era il capolinea della Ferrovia Leopolda per Pisa e Firenze. La stazione Leopolda, poi San Marco, è stata la più importante di Livorno fino alla costruzione di Livorno Centrale, nel 1910. Appena fuori dalla porta, l'edificio principale è ancora in piedi, anche se quasi completamente abbandonato.Attraverso la porta, oggi una zona pedonale, si puo vedere l'intera lungheza di via Solferino fino alla Fortezza Nuova. Nel 1849, dopo un breve assedio, gli austriaci irruppero in città attraverso una breccia in questo tratto di mura, nonostante la strenua resistenza di un pugno di coraggiosi livornesi.

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Finestre veneziane

Siamo nel quartiere di Venezia a Livorno, così chiamato perché attraversato da diversi canali chiamati “fossi”.
Nel solito palazzo, appena restaurato e ridipinto, queste finestre spiccano, attirando l'attenzione del fotografo di passaggio.
Una serie differente di finestre nello stesso quartiere, questa volta viste attraverso il loro riflesso nell'acqua del “fosso”.

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Intorno al Duomo

Un lampione in piazza Grande con sullo sfondo la muratura senza finestre del lato orientale del Duomo.Sullo stesso lato possiamo vedere la grande finestra rotonda alla fine del transetto, una delle poche sorgenti di luce nell'edificio.Sul lato occidentale della chiesa è murata una lapide piuttosto consumata, una vestigia dell'edificio originale. Scritta in italiano arcaico, sembra essere un qualche tipo di avviso.

Vedi anche: Duomo di Livorno

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Fare il surf e lavorare

Sotto gli occhi di Titti, Taz, Bugs Bunny e Duffy Duck, una parte del Porto Mediceo si sta lentamente trasformando in un porticciolo turistico e pontili per barche da diporto vengono fissati nella parte sud del bacino.In uno dei nostri primi post abbiamo incontrato questo battello dall'aspetto buffo. Ora possiamo vedere che è invece un'imbarcazione serissima: è utilizzata dai sommozzatori che stanno fissando i pontili galleggianti, ancorandoli al fondo con catene.Due settimane dopo il nuovo moletto ha già alcune barche, mentre gli elettricisti stanno ancora lavorando alle prese elettriche.

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