“Jacopo” è una forma arcaica di “Giacomo”, più vicino allo spagnolo “Iago” ed all'originale ebraico “Ya'akov”. San Jacopo è collocato in una piccola insenatura sul lungomare, fra la Terrazza Mascagni e l'Accademia Navale. La prima chiesa fu costruita su una cripta del XIII secolo vicina ad una sorgente d'acqua chiamata “acqua viva”. La costruzione originale fu ingrandita fra il XVII ed il XVIII secolo. L'edificio attuale risale alla fine del 1800. Nei tempi passati i pellegrini salpavano da un piccolo molo per il Cammino di Santiago, verso Santiago di Compostela, in Spagna.
Vedi anche: Terrazza Mascagni
Link esterni: Chiesa di San Jacopo in Acquaviva - Cammino di Santiago - Santiago di Compostela (Wikipedia)
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domenica 29 marzo 2009
giovedì 26 marzo 2009
Fortezza Nuova
La Fortezza Nuova è una fortificazione dove “nuova” significa un anno di costruzione intorno al 1591. Fu parzialmente demolita nel corso del XVII secolo per realizzare il nuovo quartiere di Venezia. La fortezza è ancora completamente circondata dall'acqua ed è oggi un parco pubblico, o meglio lo è stata fino al gennaio scorso, quando fu chiusa a causa di atti vandalici.Probabilmente riaprirà giusto in tempo, poco prima delle elezioni amministrative del prossimo giugno.
Vedi anche: Fortezza Vecchia - Dentro la Fortezza - Dalla Fortezza - Fortezza con un segreto - Fortezza dal cielo - Finalmente la Fortezza!
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mercoledì 25 marzo 2009
Tre paia di occhi
Ecco il “Moby Vincent”, un altro traghetto della Moby Lines, con le sue tipiche decorazioni ispirate ai personaggi di Looney Tunes: Bugs Bunny, Silvestro and Titti stanno fissando qualcosa...
Vedi anche: Moby Aki ritorna - Moby Corse - Moby Baby - Moby Wonder - Moby FreedomRicerca etichette: traghetto - Moby
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lunedì 23 marzo 2009
Sotto il mare
Questa è la “Vita sotto il mare”, con la loro versione dei Quattro Mori, come è stata immaginata da alcuni studenti del Istituto Professionale Colombo per una competizione di murales fra scuole secondarie di Livorno.
La “mostra” è su un muro del porticciolo Nazario Sauro, non lontano dalla “Terrazza Mascagni”.Aggiornamento: hanno vinto, quindi ecco l'opera completa.
La “mostra” è su un muro del porticciolo Nazario Sauro, non lontano dalla “Terrazza Mascagni”.Aggiornamento: hanno vinto, quindi ecco l'opera completa.
sabato 21 marzo 2009
Finestra con un cuore
Forse non è un cuore ma, per favore, concedetemi una licenza poetica...
L'omino di Google Maps è appena arrivato a Livorno: trascinatelo su una strada a vostra scelta e voilà!
Link esterni: Google Street View (Wikipedia)
L'omino di Google Maps è appena arrivato a Livorno: trascinatelo su una strada a vostra scelta e voilà!
Link esterni: Google Street View (Wikipedia)
venerdì 20 marzo 2009
Livorno “la Cara”
Molte città italiane hanno un aggettivo qualificativo caro ai loro cittadini e che alla prima impressione appare completamente sbagliato, ma che col tempo e lo studio si dimostra di solito vero e corretto. Firenze è “la bella”, ma questo non riuscirete mai a comprenderlo fino a che non vi capiterà di osservare la città dalle alture di San Miniato o Fiesole.
Lucca è “l'industriosa”, ma anche dopo un soggiorno di una settimana può capitare di stropicciarsi gli occhi, chiedendosi se questa non è una città addormentata.
Genova è “la superba”, ma la sua gloria è attenuata a prima vista dalla diffusione e l'onnipresenza dell'elemento commerciale.E Livorno è “la cara”. Certamente nessun altro attributo potrebbe sembrare così palesemente sbagliato. Lasciamo però che il viaggiatore cessi di viaggiare per un po' e si conceda un periodo di riposo sulla costa livornese, immergendosi nelle acque salubri del mar Tirreno, passeggiando sul lungomare nei giorni freschi di primavera e nei caldi pomeriggi invernali, bevendo nella salutare brezza e beandosi delle glorie dell'arcipelago della Gorgona, permettendogli di mescolarsi liberamente con i festosi, cortesi e soddisfatti livornesi, che veramente amano dare il benvenuto ad un straniero, ed alla fine egli vedrà che il Tempo ha giustamente chiamato Livorno “la cara”, che cara è per davvero.
Montgomery Carmichael era vice console Britannico ed in seguito console per la Toscana eccetto Firenze, l'Umbria, le Marche e San Marino dal 1890 al 1922. Ritiratosi dal lavoro continuò a vivere a Livorno fino alla sua morte, nel 1936.
La prima foto ritrae il monumento a Ferdinando III, Granduca di Toscana, in piazza della Repubblica.
La seconda immagine è un ritratto del console ricavato da una pubblicazione locale ormai defunta, “La Canaviglia”, così chiamata dal nome del bastione della Fortezza Vecchia, una fonte preziosa per molti di questi post.
Lucca è “l'industriosa”, ma anche dopo un soggiorno di una settimana può capitare di stropicciarsi gli occhi, chiedendosi se questa non è una città addormentata.
Genova è “la superba”, ma la sua gloria è attenuata a prima vista dalla diffusione e l'onnipresenza dell'elemento commerciale.E Livorno è “la cara”. Certamente nessun altro attributo potrebbe sembrare così palesemente sbagliato. Lasciamo però che il viaggiatore cessi di viaggiare per un po' e si conceda un periodo di riposo sulla costa livornese, immergendosi nelle acque salubri del mar Tirreno, passeggiando sul lungomare nei giorni freschi di primavera e nei caldi pomeriggi invernali, bevendo nella salutare brezza e beandosi delle glorie dell'arcipelago della Gorgona, permettendogli di mescolarsi liberamente con i festosi, cortesi e soddisfatti livornesi, che veramente amano dare il benvenuto ad un straniero, ed alla fine egli vedrà che il Tempo ha giustamente chiamato Livorno “la cara”, che cara è per davvero.
(Montgomery Carmichael, “In Tuscany”
John Murray, London 1901)
John Murray, London 1901)
Montgomery Carmichael era vice console Britannico ed in seguito console per la Toscana eccetto Firenze, l'Umbria, le Marche e San Marino dal 1890 al 1922. Ritiratosi dal lavoro continuò a vivere a Livorno fino alla sua morte, nel 1936.
La prima foto ritrae il monumento a Ferdinando III, Granduca di Toscana, in piazza della Repubblica.
La seconda immagine è un ritratto del console ricavato da una pubblicazione locale ormai defunta, “La Canaviglia”, così chiamata dal nome del bastione della Fortezza Vecchia, una fonte preziosa per molti di questi post.
mercoledì 18 marzo 2009
Santa Maria del Soccorso
La decisione di costruire Santa Maria del Soccorso fu presa nel 1835, dopo una mortale epidemia di colera, quando un gruppo di cittadini cominciò a raccogliere i fondi per erigere una nuova chiesa ed invocare la protezione di Santa Maria. Ci vollero più di vent'anni a completare il tempio, costruito secondo un progetto dell'architetto fiorentino Gaetano Gherardi (1799-1891): un'imponente struttura nel mezzo ad un giardino pubblico di 40.000 metri quadrati collocato sull'asse di via Magenta.
La chiesa fu risparmiata dalla seconda guerra mondiale e, fino alla ricostruzione della Cattedrale distrutta dai bombardamenti, fu il cuore delle celebrazioni religiose della Diocesi di Livorno. Il parco fu chiamato “Piazza Magenta”, poi “Piazza della Vittoria”, anche se tutti continuano a chiamarlo con il suo vecchio nome.
La chiesa fu risparmiata dalla seconda guerra mondiale e, fino alla ricostruzione della Cattedrale distrutta dai bombardamenti, fu il cuore delle celebrazioni religiose della Diocesi di Livorno. Il parco fu chiamato “Piazza Magenta”, poi “Piazza della Vittoria”, anche se tutti continuano a chiamarlo con il suo vecchio nome.
martedì 17 marzo 2009
Sfinge in topless
Wikipedia dice: Nella mitologia Greca, una sfinge è rappresentata come un mostro con la testa ed i seni di una donna, il corpo di un leone, le ali di un'aquila ed una coda con la testa di un serpente.
L'ignoto “artista” che modellò questa sfinge decise che le parti relative all'aquila ed al serpente non erano poi così importanti e si concentrò sul... resto. Questa sfinge di terracotta ha una sorella gemella ed entrambe vigilano sull'ingresso posteriore di un noto palazzo in città.
L'ignoto “artista” che modellò questa sfinge decise che le parti relative all'aquila ed al serpente non erano poi così importanti e si concentrò sul... resto. Questa sfinge di terracotta ha una sorella gemella ed entrambe vigilano sull'ingresso posteriore di un noto palazzo in città.
lunedì 16 marzo 2009
Caduti
Il Monumento ai Caduti si trova in piazza della Vittoria, di fronte a Santa Maria del Soccorso (1859), la più grande chiesa di Livorno. Questo memoriale, dello scultore Mario Carlesi, onora i caduti della prima guerra mondiale e fu inaugurato nel 1925 alla presenza del re d'Italia.Su un piedistallo più basso tre uomini alzano le loro spade in un solenne giuramento sotto una statua che rappresenta la vittoria alata. In diverse ricorrenze, durante l'anno, si svolgono cerimonie e vengono deposte corone ai piedi del monumento.
domenica 15 marzo 2009
Villa Azzurra
La pittoresca “Villa Azzurra” è una villa in stile Liberty a Montenero, costruita nei primi anni del secolo scorso.
In un aggiornamento di questo post, ho appena trovato questa vecchia cartolina che ci mostra “Villa Azzurra” quando era ancora chiamata “Padiglione Bleu”.Il tetto era più decorato di ora ed aveva più “pinnacoli”, ma il resto dell'edificio è praticamente lo stesso.
Vedi anche: Montenero - Santuario di Montenero - Funicolare - Sagrato - Famedio - Piazza del Santuario
In un aggiornamento di questo post, ho appena trovato questa vecchia cartolina che ci mostra “Villa Azzurra” quando era ancora chiamata “Padiglione Bleu”.Il tetto era più decorato di ora ed aveva più “pinnacoli”, ma il resto dell'edificio è praticamente lo stesso.
Vedi anche: Montenero - Santuario di Montenero - Funicolare - Sagrato - Famedio - Piazza del Santuario
venerdì 13 marzo 2009
Teatro Goldoni
Il Teatro Goldoni or Goldoni, come è chiamato informalmente qui, è stato costruito su di un progetto dell'architetto Giuseppe Cappellini (Livorno, 1812 - Firenze, 1876). Fu inaugurato come “Imperiale e Regio Teatro Leopoldo” in onore di Leopoldo II, Granduca di Toscana, il 24 luglio 1847 con l'opera “Robert le diable” di Giacomo Meyerbeer. Nel 1860, con l'unificazione d'Italia, fu ribattezzato “Regio Teatro Goldoni” in onore del celebre commediografo e librettista veneziano Carlo Goldoni. Un veneziano onorato in Toscana necessita di una spiegazione: durante i suoi vari viaggi ed avventure in Italia, Goldoni abitava a Livorno quando, per la felicità di noi tutti, decise di seguire la professione di commediografo. Anni dopo, ambientò la sua “Trilogia della villeggiatura” a Livorno, descrivendo la preparazione e la vacanza di una famiglia a Montenero, per poi tornare a casa completamente esausta.
Negli ultimi anni il teatro era finito in cattive condizioni per il passare del tempo e per l'incuria dei proprietari, così il Comune decise di espropriarlo nel 1990, dopo che l'edificio era stato giudicato pericolante alcuni anni prima. Il teatro, dopo un lungo restauro, è stato inagurato (per la seconda volta) il 24 gennaio 2004 con “Cavalleria rusticana” del livornese Pietro Mascagni alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, il livornese Carlo Azeglio Ciampi.
Vedi anche: All'interno del Goldoni - Dietro le scene
Link esterni: Teatro Carlo Goldoni (Wikipedia)
Negli ultimi anni il teatro era finito in cattive condizioni per il passare del tempo e per l'incuria dei proprietari, così il Comune decise di espropriarlo nel 1990, dopo che l'edificio era stato giudicato pericolante alcuni anni prima. Il teatro, dopo un lungo restauro, è stato inagurato (per la seconda volta) il 24 gennaio 2004 con “Cavalleria rusticana” del livornese Pietro Mascagni alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, il livornese Carlo Azeglio Ciampi.
Vedi anche: All'interno del Goldoni - Dietro le scene
Link esterni: Teatro Carlo Goldoni (Wikipedia)
mercoledì 11 marzo 2009
Santuario di Montenero
Nel corso dei secoli il Santuario della Madonna delle Grazie è stato trasformato dal piccolo oratorio medievale ad una chiesa del Rinascimento per diventare infine una grande basilica, consacrata nel 1818. La lunga navata contiene altari della metà del XVII secolo legati alle vecchie corporazioni commerciali di Livorno. Gli altari sono decorati da alcuni bei dipinti di Filippo Maria Galletti.
Notevole l'ottocentesca Cappella della Vergine in cui si trova il tabernacolo con l'immagine sacra della Madonna di Montenero, un dipinto del XIV secolo di scuola pisana. Intorno alla basilica la Galleria dei Comuni raccoglie gli stemmi di tutti i comuni della Toscana, mentre la galleria degli ex-voto” è costituita da un'ampia collezione di dipinti devozionala offerti dai fedeli per grazie ricevute.
Queste semplici dipinti raffigurano persone: pescatori, contadini, pastori, donne e bambini. Potete anche ammirarvi delle opere di noti pittori locali: “Il cavallino” (1850) di Giovanni Fattori ed “Il motociclista” (1943) di Renato Natali.
Vedi anche: Montenero - Villa Azzurra - Funicolare - Sagrato - Famedio - Piazza del Santuario
Link esterni: Santuario della Madonna delle Grazie - Filippo Maria Galletti - Ex voto (Wikipedia)
Notevole l'ottocentesca Cappella della Vergine in cui si trova il tabernacolo con l'immagine sacra della Madonna di Montenero, un dipinto del XIV secolo di scuola pisana. Intorno alla basilica la Galleria dei Comuni raccoglie gli stemmi di tutti i comuni della Toscana, mentre la galleria degli ex-voto” è costituita da un'ampia collezione di dipinti devozionala offerti dai fedeli per grazie ricevute.
Queste semplici dipinti raffigurano persone: pescatori, contadini, pastori, donne e bambini. Potete anche ammirarvi delle opere di noti pittori locali: “Il cavallino” (1850) di Giovanni Fattori ed “Il motociclista” (1943) di Renato Natali.
Vedi anche: Montenero - Villa Azzurra - Funicolare - Sagrato - Famedio - Piazza del Santuario
Link esterni: Santuario della Madonna delle Grazie - Filippo Maria Galletti - Ex voto (Wikipedia)
lunedì 9 marzo 2009
Montenero
Benvenuti a Montenero, un paesino sulle colline sopra Livorno ed una dei suoi sobborghi più affascinanti. Montenero è un centro religioso molto noto a causa del Santuario di Santa Maria delle Grazie, patrona della Toscana. La minuscola piazza ha una terrazza panoramica con una vista meravigliosa sulla città e della costa: in una giornata di cielo limpido potete vedere le isole dell'arcipelago toscano.
Da Montenero Basso con una funicolare si può raggiungere il paese sul colle, che si trova ad un'altezza di circa 280 metri. Potete andare in auto, ma per una guida più rilassata dovreste fare un lungo giro intorno alla collina. Non è facile credere che queste strade sono state parte di un circuto per corse automobilistiche, il Circuito di Montenero, molto popolare negli anni Trenta. Ospitava gare internazionali ed ogni anno la Coppa Ciano, che il leggendario Tazio Nuvolari vinse cinque volte. Nel 1937 lo stesso Gran Premio d'Italia si disputò su questo circuito e fu vinto da Rudolf Caracciola su una Mercedes-Benz.
Vedi anche: Santuario di Montenero - Villa Azzurra - Funicolare - Sagrato - Famedio - Piazza del Santuario
Link esterni: Santuario della Madonna delle Grazie - Circuito di Montenero - Coppa Ciano - Tazio Nuvolari - Gran Premio d'Italia - Rudolf Caracciola (Wikipedia)
Da Montenero Basso con una funicolare si può raggiungere il paese sul colle, che si trova ad un'altezza di circa 280 metri. Potete andare in auto, ma per una guida più rilassata dovreste fare un lungo giro intorno alla collina. Non è facile credere che queste strade sono state parte di un circuto per corse automobilistiche, il Circuito di Montenero, molto popolare negli anni Trenta. Ospitava gare internazionali ed ogni anno la Coppa Ciano, che il leggendario Tazio Nuvolari vinse cinque volte. Nel 1937 lo stesso Gran Premio d'Italia si disputò su questo circuito e fu vinto da Rudolf Caracciola su una Mercedes-Benz.
Vedi anche: Santuario di Montenero - Villa Azzurra - Funicolare - Sagrato - Famedio - Piazza del Santuario
Link esterni: Santuario della Madonna delle Grazie - Circuito di Montenero - Coppa Ciano - Tazio Nuvolari - Gran Premio d'Italia - Rudolf Caracciola (Wikipedia)
sabato 7 marzo 2009
Fortezza Vecchia
Abbiamo già intravisto questa fortezza nel post Finestra sul porto. Qui potete davvero avere tre fortezze al prezzo di una, per modo di dire visto che l'ingresso è gratuito. La prima, costruita fra l'XI e il XII secolo, e la torre rotonda ed intonacata del Mastio di Matilde, alta trenta metri. Sebbene non esista alcun legame storico dimostrato con Matilde di Canossa, il nome della Contessa è rimasto. La foto di Campanile e ciminiere è stata scattata dall'alto di questo donjon. La seconda fortezza è la cosiddetta “Quadratura dei Pisani”, eretta nel XIV secolo e poi inclusa nella più estesa cinta muraria della Fortezza Vecchia vera e propria, completata nei primi anni del XVI secolo.Questa fortezza di mattoni rossi ha tre impressionanti bastioni: la Canaviglia è quello con la residenza del Granduca che si affaccia sul porto. Lo potete vedere sulla sinistra nella seconda foto, il bastione in primo piano è chiamato Ampolletta.L'ultimo bastione, pesantemente danneggiato durante l'ultima guerra, è chiamato Capitana ed è l'unica parte chiusa al pubblico per ovvie ragioni di sicurezza. Durante l'estate vari eventi vengono organizzati all'interno della “Quadratura” ed un ristorante è aperto tutto l'anno.
Vedi anche: Piazza dei Grani - Scalo Regio - Porta del Duca - Cortile d'Arme - Capitana - Ampolletta - Molo del Soccorso - Canaviglia - Palazzo di Francesco - Mastio di Matilde - Dall'alto
Ricerca etichette: Fortezza Vecchia
Vedi anche: Piazza dei Grani - Scalo Regio - Porta del Duca - Cortile d'Arme - Capitana - Ampolletta - Molo del Soccorso - Canaviglia - Palazzo di Francesco - Mastio di Matilde - Dall'alto
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giovedì 5 marzo 2009
Campanile e ciminiere
Il campanile di San Ferdinando (1716) e le ciminiere della raffineria Agip (1940), appena fuori Livorno.
Sia la chiesa che l'impianto vennero pesantemente danneggiati dai bombardamenti alleati nella seconda guerra mondiale. San Ferdinando fu restaurato nel dopoguerra e la raffineria completamente ricostruita nel 1950.
Sia la chiesa che l'impianto vennero pesantemente danneggiati dai bombardamenti alleati nella seconda guerra mondiale. San Ferdinando fu restaurato nel dopoguerra e la raffineria completamente ricostruita nel 1950.
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